La via delle Beatitudini

La vita secondo il progetto di Dio

Che cosa devo intraprendere per vivere da persona umana?

Quali valori devo realizzare?

La luce della coscienza morale, cioè la capacità di distinguere il bene e il male e di agire di conseguenza, è la prima guida sulla via della giustizia e dell’amore.

Ma la coscienza è sottoposta alla pressione degli istinti e di una opinione pubblica non sempre conforme alla legge morale.

Così è facile giudicare le azioni non sul metro esigente della verità, ma secondo i nostri comodi o la mentalità della maggioranza, di questa nostra odierna società secolarizzata.

Il cristiano che sceglie Gesù come suo unico Maestro di vita, si lascia illuminare dalla sua parola e la accoglie come guida sicura della sua coscienza.

Per il cristiano Gesù è la via, la verità e la vita (cfr. Giovanni 14, 6)

La vita morale è una lotta.

Vivere nell’amore in un mondo dominato dall’egoismo e dall’ingiustizia, rifiutare di unirsi alla sua logica di dominio, di violenza, di sopruso significa andare incontro a inevitabili sofferenze.

La fedeltà alla coscienza morale può condurre a dover scegliere senza esitazione fra la giustizia e la propria vita.

Chi ci assicura che le sofferenze e la morte dell’uomo giusto non segnino la vittoria del prepotente e del malvagio?

Il cuore ha il presentimento che il male non può avere l’ultima parola, che il futuro è del bene.

La certezza però ci è donata da Gesù nelle beatitudini e soprattutto dal fatto che Lui per primo, l’Innocente, l’Agnello senza macchia, è stato ucciso ed è risuscitato a vita nuova.

Gesù con la sua Passione, Morte e Risurrezione ha vinto sul peccato, la malattia, la morte e il male in generale.

Da questa vittoria dell’Amore nasce la gioia di Pasqua e ci trasforma e ci rende donne e uomini nuovi.

Le persone educano la propria coscienza morale quando non si chiudono in se stessi, nell’autosufficienza dei propri ragionamenti, nel cedimento all’arroganza degli istinti o alla pressione delle opinioni dominanti, ma restano invece aperti e disponibili al confronto sereno e sincero con proposte esigenti, come ad esempio quelle del Vangelo.

Il Discorso della Montagna è stato un punto di riferimento della coscienza morale per generazioni e generazioni nei duemila anni del cristianesimo, sia per i cristiani, sia per i non credenti. E rimane sempre attuale.

I santi, che lo hanno vissuto concretamente, sono diventati esemplari della più alta umanità.

Vorrei quindi proporvi un itinerario che riguarda le Beatitudini e il Discorso della Montagna, che ci aiuta a vivere secondo la chiamata di Dio, per essere realizzati come persone, per tendere alla santità di vita e percorrere la via della gioia.

Un tema questo che ha illuminato tante persone, molto caro a me e affrontato recentemente anche da Papa Francesco durante le Udienze Generali a partire dal 29 gennaio di quest’anno.

Dice infatti il Santo Padre introducendo queste Catechesi:

“È difficile non essere toccati da queste parole di Gesù, ed è giusto il desiderio di capirle e di accoglierle sempre più pienamente. Le Beatitudini contengono la “carta d’identità” del cristiano – questa è la nostra carta d’identità -, perché delineano il volto di Gesù stesso, il suo stile di vita.”

E afferma ancora:

“Dio, per donarsi a noi, sceglie spesso delle strade impensabili, magari quelle dei nostri limiti, delle nostre lacrime, delle nostre sconfitte. È la gioia pasquale di cui parlano i fratelli orientali, quella che ha le stimmate ma è viva, ha attraversato la morte e ha fatto esperienza della potenza di Dio. Le Beatitudini ti portano alla gioia, sempre; sono la strada per raggiungere la gioia.”

Buon viaggio!!!

The Sermon on the Mount Carl Bloch, 1890

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